Volete saper quante e quali sono le emozioni?
Tre sono le fondamentali dimensioni rappresentate in questo modello:
- intensità,
- polarità e
- somiglianza.
- Il cerchio rappresenta la somiglianza e la polarità delle otto emozioni primarie. L’intensità può variare su un asse tridimensionale; per esempio la paura aumentando può divenire terrore, diminuendo può divenire apprensione.
“l’emozione
è “una complessa catena d’eventi”.
Gli anelli di
questa catena sono:
- valutazione cognitiva dello stimolo;
- esperienza soggettiva;
- eccitazione fisiologica;
- impulso all’azione;
- un comportamento manifesto” (Berti A.E., Bombi A.S., il Mulino).
Plutchik è
partito da considerazioni di natura evolutiva affermando che:
Le
emozioni primarie sono biologicamente primitive e si sono evolute in modo
da consentire alle specie di sopravvivere (Plutchik, 1980).
Ognuna delle
emozioni primarie agisce come interruttore per un comportamento con un alto
valore di sopravvivenza. Plutchik
ipotizza che ci siano 4 coppie di emozioni di base primarie, in opposizione:
- Gioia – Dispiacere (o Tristezza)
- Approvazione (o Fiducia) – Disgusto
- Rabbia – Paura
- Sorpresa – Aspettativa (o Anticipazione)
per somiglianza
Gioia- AMORE- Fiducia- SOTTOMISSIONE-Paura- SOGGEZIONE-Sorpresa-DISAPPROVAZIONE-Tristezza-RIMORSO-Disusto- DISPREZZO- Rabbia- AGGRESSIVITA’- Aspettativa- OTTIMISMO.
In stampato maiuscolo le emozioni complesse, risultanti dalla mescolanza delle emozioni primarie più vicine.
Ognuna di queste
emozioni può variare di intensità creando così delle sfumature diverse che si
distribuiscono secondo un continuum di tipo verticale.
La ruota delle emozioni creata da Plutchik evidenzia gli opposti e l’intensità delle emozioni, via via decrescente verso l’esterno, più i vari stati intermedi decrescendo di intensità più le emozioni si mescolano facilmente.
La ruota delle emozioni creata da Plutchik evidenzia gli opposti e l’intensità delle emozioni, via via decrescente verso l’esterno, più i vari stati intermedi decrescendo di intensità più le emozioni si mescolano facilmente.
Si ottiene così
quello che è stato definito, direi in modo azzeccato, “il fiore di Plutchik”